Tom Dumoulin non si pente: “Felice di essermi ritirato ancora abbastanza giovane”

Tom Dumoulin non ha rimpianti per il suo ritiro anticipato dal ciclismo. Tra i corridori più forti della sua generazione, il classe 1990 ha appeso la bici al chiodo nel 2022 dopo un periodo difficile che lo aveva già visto affrontare una pausa lontano dal gruppo. Vincitore del Giro d’Italia 2017, secondo nel 2018 prima di concludere nella stessa posizione anche il Tour de France, l’ex corridore di Sunweb e Jumbo – Visma si è ritirato nel momento in cui ha capito di non essere più disposto a fare tutti i sacrifici necessari per la vita di atleta di altissimo livello

“Se mi chiedessi se vorrei una vita normale e non essere stato un ciclista professionista, allora sceglierei la vita di un ciclista professionista – ha commentato il corridore di Maastricht nel podcast di Geraint Thomas – Ma sono felice di aver lasciato questo sport relativamente giovane. La sensazione più bella che si possa provare come ciclista. Si è sempre alla ricerca di questa sensazione quando tutto va bene. È una sensazione così bella. È qualcosa che non proverai mai più per il resto della tua vita”.

Rimasto nell’ambiente come ambasciatore del marchio Giant, bici con la quale ha ottenuto i suoi grandi successi, il 33enne ha chiaro il motivo che lo ha portato alla rottura: “Ho semplicemente preteso troppo da me stesso. Ho inseguito un obiettivo dopo l’altro. Non guardavo nulla al di là della mia bolla di sapone. Pensavo solo alla gara successiva. Non mi divertivo nemmeno più, ma inseguivo i miei sogni”.

Momento chiave, primo passaggio verso questa consapevolezza è stato un incontro con Karsten Kroon e Laurens Ten Dam: “Sono venuti a trovarmi un giorno a Livigno quando mi stavo allenando per i Campionati del Mondo. Karsten mi ha visto come mi allenavo e in base a ciò mi ha detto che sarebbe stata la mia ultima stagione positiva. E aveva ragione”.

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